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Reti verdi per la biodiversità: viaggio nel progetto Piantalalì

Il progetto di riforestazione di Trenord e FNM porta reti ecologiche nei territori attraversati dalle linee ferroviarie che partono da Milano Cadorna mettendo a dimora migliaia di nuove piante e incontrando le scuole per educare

Silenziose, verdi, discrete, sempre più ampie. Le aree verdi di Piantalalì stanno crescendo lungo le linee ferroviarie che partono da Milano Cadorna verso i comuni a nord del capoluogo lombardo. Il grande progetto di piantagione e di riforestazione di Trenord e FNM è stato avviato nel 2022 e dopo le prime tappe di Cormano e Paderno Dugnano ha messo radici anche a Castellanza, Gerenzano, Novate Milanese e Rescaldina. E a breve altri cantieri verdi prenderanno il via.

Ma “Piantalalì” non ambisce solo a riempire di piante aree dismesse o abbandonate a sé stesse: il progetto vuole ricostituire reti ecologiche per tutelare la biodiversità del nostro territorio e vuole aiutare le comunità che lo abitano a comprenderne meglio significato e valore.

 

La principale minaccia per la biodiversità, cioè la ricchezza di specie animali e vegetali presenti in un ecosistema, è la frammentazione degli ambienti naturali dovuta alla crescita di aree urbane e infrastrutture. Attraverso una rete ecologica si tutelano tutti gli ecosistemi presenti in una determinata area creando, o ricostruendo, ambienti verdi con piante autoctone, collegandoli tra loro con veri e propri corridoi verdi per semplificare il passaggio di animali e insetti.

Il partner scientifico di “Piantalalì” è Fondazione Lombardia per l’Ambiente, che assieme alla società specializzata Idrogea Servizi, si occupa dell’individuazione delle aree, della definizione e progettazione degli interventi, dell’interlocuzione con i Comuni. Seguendo i criteri del progetto finora sono stati riqualificati oltre 190mila metri quadrati con più di 9mila piante messe a dimora in 6 comuni sparsi nei territori a nord di Milano.

I cantieri a Novate Milanese

A Novate Milanese “Piantalalì” sta riqualificando due aree verdi della superficie complessiva di 19mila mq con la messa a dimora di circa 1400 piante.

 

La ferrovia separa Casa Testori dal primo sito, ubicato tra via Vialba e via dell’Edilizia. Qui il progetto prevede di ridisegnare l’area marginale esistente, mettendo a dimora tigli, altri alberi autoctoni e una fascia di arbusti, per rendere l’ambiente più fruibile per i cittadini e favorire la presenza di uccelli e insetti impollinatori.

 

La seconda area si trova nella zona sud del comune, tra la ferrovia e l’autostrada A4, nei pressi delle residenze universitarie in fase di realizzazione. Su una porzione di terreno lunga e stretta, oggi occupata da rovi e robinie, “Piantalalì” sta mettendo a dimora oltre mille arbusti autoctoni, per migliorare microclima e ricchezza ecosistemica del quartiere.

I cantieri a Rescaldina

Con il progetto a Rescaldina “Piantalalì” incontra la didattica: due delle tre aree di cantiere avviate nel Comune – per circa 11mila mq complessivi – affiancano scuole e Istituti Comprensivi. A Rescaldina per la prima volta alcuni interventi avranno il duplice obiettivo di migliorare il valore ecosistemico degli ambienti e offrire spunti per attività didattiche ed educative. Alla fase di lavori – ora in fase di ultimazione – seguiranno momenti di formazione teorica e pratica; una prima sessione è in corso di svolgimento nel mese di maggio, coinvolgendo bambini di 7 classi. 

 

La prima area è situata presso la Scuola Secondaria di primo grado Raimondi; su un prato delimitato da conifere e betulle sono stati piantati nuclei arbustivi di specie autoctone e un filare di frassini e tigli.

 

Un secondo intervento ha interessato il prato della Scuola Primaria Dante Alighieri, dove i bambini trascorrono i momenti di pausa. Qui sono state messe a dimora specie autoctone con valore anche didattico, come arbusti attrattivi per i piccoli animali, tigli e filari di specie autoctone.

 

Un terzo cantiere si è svolto in continuità con il “Bosco della pace”, parco urbano non distante dalla stazione che è già stato oggetto di un’iniziativa dell’amministrazione comunale. Qui è stata rinfoltita la fascia esistente di alberi e arbusti; sono stati messi a dimora ciliegi selvatici, frassini maggiori, roveri, farnie, cerri e tigli, oltre ad arbusti.

I cantieri a Castellanza

A Castellanza in totale sono stati messi a dimora oltre 700 arbusti e alberi su circa 15mila metri quadri suddivisi in due aree. La prima, situata tra via Piemonte e via Azimonti, copre circa un ettaro di terreno nei pressi della “porta” del PLIS Parco Alto Milanese; il progetto ha consentito di incrementare e riqualificare la vegetazione nella zona.

 

La seconda area invece è in prossimità dei parcheggi della stazione, a ovest di via del Maggiolo. Il prato alberato consentirà di contrastare il fenomeno delle isole di calore, favorendo l’ombreggiamento e contenendo l’evaporazione dell’umidità dal suolo, e abbellirà il paesaggio nelle prossimità della stazione.

I cantieri a Gerenzano

Nel comune di Gerenzano le aree di intervento sono cinque, con un’estensione complessiva di oltre 63mila metri quadri, su cui sono state messe a dimora circa 2400 alberi e arbusti. 

 

L’intervento più esteso ha riqualificato cinque ettari attualmente non aperti al pubblico nel Parco degli Aironi. Qui “Piantalalì” ha sviluppato, tra le altre cose, un “querco-carpineto” con radure e boschetti di querce e altri alberi, per favorire la presenza e gli spostamenti della fauna locale. In quest’area sono stati messi a dimora più di 240 alberi a pronto effetto, 400 alberi in postime forestale e circa 1200 arbusti.

 

Verso sud-ovest, lungo la direttrice ferroviaria che porta all’Aeroporto di Malpensa, è stata realizzata un’area umida nei pressi dell’impianto di depurazione A2A. Qui un laghetto in cui sono state messe a dimora numerose piante acquatiche – ninfee, giunchi, un piccolo canneto – favorirà lo sviluppo di habitat igrofili. È il primo intervento di questo tipo realizzato da “Piantalalì”.

 

 

I cantieri a Paderno Dugnano

Qui l’intervento ha interessato due diverse aree incolte con un’estensione complessiva di 8mila mq, che saranno oggetto di un intervento di riforestazione, per rispondere all’esigenza dell’hinterland milanese di ricostituire ampie zone di vegetazione autoctona.

 

I due terreni sono stati ripuliti dalle specie infestanti e poi piantumati con circa 1200 arbusti e alberi, come farnie, roveri, ciliegi, pioppi, carpini.

 

I cantieri a Cormano

Nel primo comune coinvolto in ordine cronologico dal progetto, l’intervento di “Piantalalì” ha interessato un’area di oltre 62mila metri quadri che si estende di fianco ai binari, attraversata da un sentiero pedonale diretto al sottopasso ferroviario e costeggiata da orti cittadini. Qui sono stati piantumati nuovi alberi e arbusti scelti fra specie autoctone (in questo caso, alberi di prima grandezza come tigli, carpini, frassini, betulle, pioppi, meli).

 

Come in altre aree coinvolte, il progetto qui ha provveduto inoltre alla sostituzione degli esemplari morti o danneggiati e alla pulizia delle aree incolte. I cittadini di Cormano possono raggiungere la stazione passeggiando sul sentiero – che sarà costeggiato da nuovi filari – e vedranno ripopolarsi di verde l’area che circonda i propri orti.

 

 

“Piantalalì”: un tassello del progetto FILI

“Piantalalì” è un tassello di un più ampio percorso per la riqualificazione urbana ed extraurbana avviato con FILI, progetto promosso da Regione Lombardia, FNM, FERROVIENORD e Trenord, con un duplice obiettivo: dare nuovo significato ai principali centri di connessione ferroviari e proporre soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilità ambientale. Grazie a FILI, l’asse Milano-Malpensa diventerà un’arteria di scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità, che comprenderà stazioni e reti, ma anche le aree limitrofe.